10 buoni motivi per non perdersi il Festival Internazionale del Giornalismo #ijf14

Che siate “cittadini qualunque” o “aspiranti Pulitzer” c’è spazio per tutti.  Per ascoltare, apprendere, confrontarsi, capire i meccanismi che regolano la nostra dieta mediatica quotidiana.

Ed è forse questa la chiave del successo del Festival Internazionale del Giornalismo, manifestazione giunta all’ottava edizione, dedicata al mondo dell’informazione, voluta da Arianna Ciccone e Chris Potter, declinata in un programma così ricco che richiederebbe il dono dell’ubiquità.

Fatto e pensato per coinvolgere un pubblico ampio,  attento ai rapidissimi mutamenti della comunicazione in atto nel villaggio sempre più globale e, molto spesso, in grado di anticiparli.

Un festival a cui in molti, quest’anno,  sentiranno di appartenere un po’ di più.  Anche grazie alloperazione crowdfunding  che ha visto la partecipazione di tantissimi sottoscrittori, oltre che una consistente adesione di importanti corporate sponsorship.

Insomma una “gioiosa macchina da guerra”, sostenuta dal lavoro di oltre 200 volontari, che richiede un grande allenamento

Di corsa, quindi, ecco dieci buoni motivi per non perdersi anche questa edizione:

1)   L’anteprima del Festival con “War on journalism. Lo scontro media e potere” ,  lunedì 28 aprile all’Auditorium Parco della Musica di Roma con Ezio Mauro, direttore La Repubblica e Alan Rusbridger direttore di The Guardian , fresco di Pulitzer, categoria “servizio pubblico”  per lo scoop e il lavoro svolto sul caso NSA e Snowden, incontro moderato da Enrico Franceschini. Ingresso libero alle 21, prenotatevi qui.

2)  La Data Journalism School #DDJSchool  con 14 appuntamenti organizzati in collaborazione con l’European Journalism CentreOpen Knowledge Foundation. Consigliata per chi  è digiuno di elaborazione di dati, infografiche ed open data, ma anche per il livello intermedio e per chi vuole capire quali sono le novità e i migliori progetti internazionali. E per chi vuole mettersi alla prova c’è anche Hackathon: maratona tra codice, notizie e dati a cura degli amici  DataNinja.

3) Gli incontri di ONA (Online News Association) 7 tra panel e  workshop dalla mappatura delle news al giornalismo dei dati in ambienti ostili fino alla sfida etica nel raccogliere informazioni sui  Social Media

4) LegalLeaks come usare il tuo diritto all’accesso all’informazione, tema importantissimo soprattutto in Italia dove non esiste un Freedom of Information Act come quello americano e inglese, ma le norme sull’accesso possono essere molto utili a giornalisti e cittadini ( vedi anche Silenzio di Stato, la mia intervista a Guido Romeo su La Nuova Ecologia)

5) La finestra sul giornalismo ambientale fatto dai “piccoli” con “Si fa presto a dire green”  di Giornalisti nell’erba e dai “grandi” con gli incontri curati dalla Federazione Italiana Media Ambientali, nata proprio lo scorso anno al Festival (a cui la sottoscritta ha anche aderito).

6) L’appuntamento con l’universo del giornalismo precario, per tornare con i piedi per terra, grazie a Ciro Pellegrino e a tutti quanti vorranno partecipare (io ci sarò ovviamente) per discutere del “backstage” poco dorato dell’informazione italiana fatta di sfruttamento e di un accesso ( e permanenza) alla professione contraddittorio, oltre che dell’inesistenza di un “equo compenso” per l’attività giornalistica.

7) Terra dei Fuochi: 25 anni di mala politica, corruzione e connivenza tra politici e criminali dalle inchieste e al monitoraggio sull’informazione main stream nazionale, realizzato dal blog collettivo Valigia Blu alla discussione su come anche l’informazione ha seguito le vicende che hanno colpito la popolazione campana e  le altre Terre dei Fuochi d’Italia.

8) I cittadini tra attivismo e giornalismo: il panel curato da Cittadini Reattivi  dedicato all’informazione civica e indipendente.  Oggetto di discussione sarà  la creazione di una rete nazionale e internazionale di giornalisti e citizen journalists, attivi sui temi dell’ambiente, della salute e della legalità e come garantire la sostenibilità economica dei progetti di informazione civica di qualità anche in Italia.

9)  Tra community ed informazione: strumenti di difesa civica, workshop che terrò insieme al collega  Giuseppe Manzo, un viaggio tra media civici, maps, piattaforme e gli “odiati” social network dove le comunità hanno trovato spazio e sfogo alle proprie istanze.

10) E tante altre cose  imperdibili tipo gli Hacker’s Corner Donne nell’informazione, Gazebo Live, i Key Note Speech e Long form journalism: come finanziare, produrre e diffondere i grandi reportage nell’era del giornalismo digitale. Degni di segnalazione e comunque da seguire tutti i workshop validi per l’assegnazione di crediti formativi per i giornalisti iscritti all’Ordine Nazionale. Che sono già, ovviamente, tutti esauriti…

Il programma è qui, sfogliabile e personalizzabile qui. L’hashtag per seguire su twitter #ijf14“.  E c’è pure il car sharing!

Stay fast, stay fit with #Ijf14…ci vediamo a Perugia!


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