A Petrolio, su Rai1, per parlare di rifiuti… #rassegnastampa #rassegnabattaglia

Il primo dicembre 2018 è andata in onda su Rai 1,  “Smocking Gun”, una puntata di “Petrolio”, il programma d’inchiesta condotto da Duilio Giammaria, incentrata sulla gestione dei rifiuti, da Nord a Sud. Sono stata invitata come ospite, in virtù della mia attività di giornalista esperta del tema, commentando in studio gli interventi e i servizi di approfondimento.

Alcuni dei quali, come il servizio di Laura Cappon, hanno citato Cittadini Reattivi e il lavoro partito dall’inchiesta partecipata #riciclozero, la mappa dell’Italia che brucia nel 2015, poi pubblicato su Wired Italia  con “Rifiuti d’Italia  nel 2016 e che ora in parte prosegue su Valori.it (vedi il dossier appena pubblicato I signori dei rifiuti).

Qui su RaiPlay trovate il link per riguardare la puntata.

La domanda principale da cui si è sviluppata la trasmissione  era semplice e sempre più attuale: rifiuti, incendi e inceneritori, che fare? Come gestirli al meglio, sfuggire alle ecomafie e risparmiare l’ambiente, la nostra salute e salvaguardare il nostro portafogli.

Un’inchiesta complessa, quella sviluppata dai colleghi di Rai1 che ha sfatato, dati alla mano, molta della cattiva informazione che è stata fatta sul tema. E dove tra gli esperti, il ministro Sergio Costa, gli ex presidenti della Commissione Ecomafie Chiara Braga e Alessandro Bratti, ha avuto voce anche una madre coraggiosa Marzia Caccioppoli.

Come ho ricordato in studio (e il collega di Legambiente Campania) proprio ad Acerra e nella Terra dei Fuochi, si ricicla con punte oltre il 65%. Ma in tutta Italia, pensiamo a Roma, mancano ancora impianti per chiudere il ciclo dal compostaggio ai biodigestori, raccolta porta a porta, la tariffa puntuale e tanto bisogna fare per portare trasparenza e togliere al crimine d’impresa la gestione illecita che si infiltra nella gestione di discariche, piattaforme e inceneritori.

Quello che non si riesce a smaltire come quasi il 50% della plastica riciclata e il plasmix finisce nei roghi e negli inceneritori, con impatti sulla nostra salute come ci hanno ricordato gli epidemiologi e medici Agostino Di Ciaula e Celestino Panizza.

“Lunga vita al giornalismo d’inchiesta indipendente e quello del servizio pubblico che risponde all’interesse dei cittadini” (autocit.).

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