Dalle comunità al cinema: “Io non faccio finta di niente”, debutta a Cinemambiente

E’ stato emozionante. Per il pubblico, per la critica. Ma anche per me che dall’ultima fila della Sala Soldati del Cinema Massimo a Torino ho versato qualche lacrima, spiando le reazioni del pubblico e ripensando ai chilometri percorsi con la videocamera a mano, per anni.

Sì persino io che ho girato dal 2013 al 2019, fotogramma per fotogramma quelle immagini, tra la comunità bresciana e quelle italiane da Taranto alla Terra dei Fuochi che si battono contro l’inquinamento. Immagini che ricomposte, montate insieme all’amico e collega Marco Balestra, hanno dato vita a 50 minuti di una storia civile importante. Che andava fermata e raccontata.

Storia che come chi era in sala mi ha confermato, deve essere diffusa, guardata, commentata il più possibile. Nelle scuole, nelle università, nelle comunità. E ora anche nei cinema e in streaming fino al 13 ottobre su OpenDDB. Nonostante la pandemia e tutto ciò che è accaduto in questi due anni nelle nostre vite. Anzi proprio per quello. Come ci ricordano le ragazze e i ragazzi di Fridays For Future, crisi sanitaria e ambientale hanno un’unica matrice.

Insomma Io non faccio finta di niente, il mio secondo documentario-inchiesta sulle Terre dei fuochi del nord e delle lotte civiche che si oppongono all’inquinamento industriale, sui costi umani e ambientali dell’era fossile mai davvero quantificati, ha superato la prova della sala e di un festival prestigioso e importante come Cinemambiente Torino.

E penso non ci possa essere soddisfazione più grande anche per chi ci ha creduto e ha sostenuto anche economicamente la produzione di questo documentario inchiesta, insieme a La rivincita di Casale Monferrato. La seconda delle “Storie Resilienti” prodotte da Cittadini reattivi attraverso il crowdfunding su Produzioni Dal Basso e Banca Etica, e che non sarà, certo, l’ultima.

Ringrazio di cuore il direttore Gaetano Capizzi, Marino Midena, @Lia Furxi, @Eugenia Gaglianone, @Valentina Tua e a tutto lo staff del festival per avermi accolto. Le colleghe e i colleghi incontrati. Davvero tutti i film e i documentari selezionati sono di altissimo livello e per me è stato un onore comparire tra questi. Sono sincera, mai l’avrei pensato 5 anni fa.

Ringrazio chi tra il pubblico, come Alberta Maranzano, ha speso bellissime parole su questo lavoro che avevo immaginato e sperato, dovesse e potesse essere utile per accrescere la consapevolezza dei nostri diritti. Non era semplice rendere la complessità dell’attivismo civico, far comprendere che ognuno di noi può essere leva di cambiamento. Tra il dire e il fare, c’è il mare.

Ma ora so che sono riuscita ad attraversare il mare, so che sono diventata, anche, una regista. E spero di tornare a navigare presto in mare aperto. La forza della documentazione puntuale e dell’inchiesta civica, così come coloro che in prima linea si battono da sempre contro l’ingiustizia ambientale, come in questi giorni mi ricordano da Taranto, sono con me.

Grazie a tutte e tutti coloro che mi sono stati vicino in questo debutto. Tra questi gli amici Sabrina Vicinanza, Marco Giordano e Claudio Geymonat e i colleghi di Lifegate, Radio Marconi, Riforma, Strade Nuove e Isde – Medici per l’Ambiente, Helpconsumatori e chi mi sto dimenticando. Oltre tutte le mie socie e soci di Cittadini Reattivi tra cui Antonella Carnicelli a cui dobbiamo la grafica bellissima.

Ma non dimentico anche chi in questo anno difficile mi ha dato il suo sostegno e appoggio nel raccontare una storia anche cruda, come il già ministro dell’Ambiente Sergio Costa e i cari amici e colleghi Marco Gisotti e @Marco Fratoddi direttore di Sapereambiente.

Fino al 13 ottobre il documentario inchiesta sarà visibile in streaming sulla piattaforma OpenDDB (Distribuzioni dal Basso) nella sezione di Cinemambiente, mentre il prossimo appuntamento al cinema sarà sabato 9 ottobre alle 20.30 al Green Movie Festival di Collecchio (Parma), all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Con me e Marino Midena, che ringrazio ancora di cuore, ci sarà anche Stefania Baiguera di Basta Veleni da Brescia, protagonista del documentario, rappresentante agguerrita di quelle donne che hanno deciso di non voltare lo sguardo dall’altra parte e combattere per un mondo più pulito e sostenibile.

E che è possibile.

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