“Good news” e Freedom of information Act: il caso Taranto

Il 15 novembre scorso ho presentato in conferenza stampa nazionale un’anticipazione dell’inchiesta “Taranto chiama”, valutando che la notizia fosse di preminente interesse pubblico: ho ottenuto grazie all’applicazione del Freedom of Information Act, l’intero studio dell’Istituto Superiore di Sanità che conferma la presenza di sostanze chimiche “marker” provenienti dal siderurgico nel latte materno delle madri tarantine.

Eppure, nessuna attività di sorveglianza sanitaria è stata posta in essere dopo il 2018, come lo stesso Istituto Superiore di Sanità mi ha comunicato.

Trovate gli approfondimenti online su Articolo 21, su Italia che cambia, su ISDE News, su La nuova ecologia, su Greenme e la notizia è stata ripresa anche dalle versioni cartacee del Quotidiano di Puglia e la Gazzetta del Mezzogiorno.

Confesso, però, non mi aspettavo di finire in cima della classifica della top “good news” su Radio 24 – Il Sole 24 ore in Effetto Giorno e ne sono molto contenta.

Grazie a tutte le redazioni e alle colleghe e ai colleghi che hanno dato spazio al mio lavoro, ora posso proseguire il lavoro di montaggio.

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