Il prezzo dell’amianto e 67 mila firme per la trasparenza
Su Wired.it la timeline dell’inchiesta “Il prezzo dell’amianto” curata da Guido Romeo e da me realizzata insieme a Davide Mancino e Gianluca De Martino, partendo proprio dalle inchieste civiche lanciate dalla piattaforma di civic journalism e crowdmapping di Cittadini Reattivi.
Dopo un anno di inchiesta, se sono ancora troppe le risposte inevase da parte della Pubblica Amministrazione, è da registrare un piccolo avvio alla trasparenza da parte di alcune regioni come il Piemonte e la Lombardia, così come la pubblicazione in open data dei primi dati di mappatura da parte del Ministero dell’Ambiente.
Ma moltissimo resta ancora da fare da parte di tutti, cittadini compresi.
Dalla firma per chiedere al Governo Renzi e al Ministro dell’Ambiente entro il 2015 misure per la trasparenza su bonifiche, dati epidemiologici e filiera di smaltimento dell’amianto (e non avete ancora firmato potete farlo qui #Addioamianto su Change.org) alla segnalazione di bonifiche non effettuate o buone pratiche realizzate su Cittadini Reattivi.it, oltre che agli organi di controllo predisposti (ASL e ARPA).
In Italia ogni anno almeno tremila persone, otto al giorno, una ogni tre ore, muoiono di mesotelioma pleurico o di uno degli altri dieci tumori asbesto correlati. Oltre 560mila sono state esposte all’amianto e secondo le stime di Wired.it oltre 300mila sono i siti da bonificare, come documentato attraverso il reportage e il portale di data journalism Il prezzo dell’amianto, e con i nuovi articoli e le inchieste su Wired.