Ambiente e salute: grazie alla Genova che non fa finta di niente

Al Club del Cinema nell’ambito del MisSing Festival Doc, a Genova Sampierdarena, la presentazione di “Io non faccio finta di niente”

A cosa serve il cinema reattivo? Nella serata del 2 dicembre al Club Amici del Cinema nell’ambito del Missing Film Festival si è tenuta la proiezione del mio documentario-inchiesta su Brescia, “Io non faccio finta di niente” e ho toccato, ancora una volta, il senso di questa modalità di informazione visiva.

E ho avuto l’ennesima riprova dell’importanza dell’informazione indipendente, del confronto necessario con chi vive su territori bellissimi e deturpati, come la stessa Genova, ma anche del bisogno di sfogo di chi è vessato, di chi non trova risposte e trasparenza sui dati ambientali e sanitari.

La lotta esemplare della comunità bresciana per le bonifiche raccontata nel documentario ha innescato una profonda riflessione collettiva nel pubblico genovese. Emerge il bisogno di essere ascoltati dalle istituzioni e non osteggiati, specie se si chiede una migliore qualità della vita, che non può essere concentrata solo nel centro cittadino, ma allargata a tutta la città.

Club del Cinema, 2 dicembre 2022 Genova – foto di Rossella Calabritto

Emerge l’importanza di non sentirsi soli nel pretendere un mondo più giusto, equo, pulito, rispettoso dell’ambiente e della salute. Di dare vera e ragionata consistenza alla parola “sostenibilità”. È questo il senso del mio lavoro, del giornalismo indipendente e del cinema reattivo

Grazie anche per tutti questi motivi di cuore alle cittadine e ai cittadini reattivi intervenuti riuniti sotto il coordinamento “La parte che c’è”, a Maurizio Reggiardo e Rossella Calabritto, al Circolo Arci Barabini di Trasta e al B&B Erbaluisa in alta Val Polcevera per avermi accolto.

Grazie anche per il sostegno alla campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso il mio prossimo documentario-inchiesta Taranto chiama. A Cornigliano l’area a caldo non esiste più, ma i problemi ambientali, da Fegino a Sampierdarena, allo stesso porto, come abbiamo appreso ieri sera dai comitati genovesi, sono molteplici e complessi, visto la fittissima presenza di aziende a rischio di incidenti rilevanti.

Eppure non possiamo dimenticare che il diritto ad un ambiente salubre è un diritto umano. Anche a Genova.

Puoi sostenere  la campagna Taranto chiama con una libera donazione, condividendo il nostro trailer ufficiale  e la stessa campagna su Produzioni dal Basso sui tuoi social, organizzare un incontro online o dal vivo per discutere insieme di ciò che è davvero sostenibile per la vita umana e per l’ambiente.
C’è tempo fino al 31 dicembre
! Sostieni anche tu il cinema reattivo e dona qui! Grazie.

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